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| OBSERVATORY of JUSTICE" informative ANTIRICICLAGGIO, TRATTA ESSERI UMANI, MAFIE, ANTITERRORISMO | | | |
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| Monday, 29 August 2005 | |
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UNODC, OSCE launch toolkit to help countries reform criminal justice systems
BRUSSELS, 4 December 2006 (UNODC) - The United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) and the Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE) launched a new toolkit on Monday to help countries make their criminal justice systems more effective. The Criminal Justice Assessment Toolkit is designed to help practitioners reform their own criminal justice systems, bringing them into line with international standards. It will also enable advisers from the United Nations and other bodies to conduct assessments of the justice systems in individual countries and identify areas for appropriate technical assistance. The toolkit, written by a team of UN and OSCE experts, covers policing, access to justice, prison and alternatives to incarceration, and other issues such as juvenile justice and the treatment of victims and witnesses. Divided into 16 modules, it provides detailed and comprehensive guidance for practitioners. Presenting the toolkit at the OSCE Ministerial Council in Brussels, UNODC Executive Director Antonio Maria Costa said effective and honest justice systems were vital for the maintenance of stable and democratic societies. "To prevent conflict or build peace over the long term, you need a professional and honest police force, people who can perform intelligence-led investigations, a competent prosecution service, a fair judiciary and a humane prison system," he said. "That cannot be built in a day. It takes time, training and resources. I am proud to present this toolkit, developed by both our organizations, which will be a practical resource for those involved in the administration of justice and which can evolve in line with their needs." "At a time of so much instability and conflict in the world, we hope that such tools can help build or repair criminal justice systems to ensure that they provide security and justice for all," he added. The OSCE Chairman-in-Office, Belgian Foreign Minister Karel De Gucht, said the tools were designed to be widely applicable. "I am convinced the tools will make a difference for the people doing rule of law work on the ground, within the OSCE but also beyond. As you are aware, rule of law and good governance are 'growth areas'," said the Minister. "The international community is increasingly being called upon to provide rule of law assistance. I am certain that the tools we are launching today will facilitate that work and raise the standards for international rule of law assistance." For more information, please contact: Richard Murphy - UNODC Spokesman - Tel +43 1 26060 5761 - Mobile +43 699 1459 5761 - e.mail:
richard.murphy@unodc.org
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LINK UTILI:
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altri articoli su indagini ed inchieste finanziarie:
Le "scuse" del Gruppo Banca Popolare Italiana di Lodi Dopo il richiamo del Presidente (emerito) della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (in foto) nella recente sessione di Lodi, circa la necessità di tornare all’etica nella finanza, il Gruppo Creditizio della Banca Popolare Italiana, finito tristemente sotto i riflettori per le arcinote vicende giudiziarie, ha inteso inviare una lettera di “scuse” ai propri clienti. Si allega il testo integrale della lettera: <
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Il "povero" Omar si vuol sistemare col "ricco" Berlusconi
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13.02.2007 - Lo stuolo di avvocati internazionali che difendono l'ex Imam della Moschea di
via Quaranta a Milano tenta di entrare nel novero dei milionari con una causa contro Berlusconi. Questo il succo della vicenda "venduta" come "intrigo" spionistico, ma che di segreto ha ben poco. La magistratura italiana lo vuole arrestare per processarlo con l'accusa di terrorismo internazionale, e lui, ovviamente, si guarda bene dal tornare in Italia e tenta di "spennare" qualche pollo (chiederebbe oltre 10 milioni di euro!!!). Ma la trippa per gatti è finita. Ora, invece, sotto processo a Milano ci sono ben 26 Agenti della CIA, il Prefetto Nicolò Pollari ex capo del Sismi e il numero due del Servizio segreto italiano Marco Mancini, sopra tutti loro la "figura" da attaccare e demolire è quella dell'ex Premier Silvio Berlusconi che - insieme a giornalisti e giuslavoristi - rientra negli stessi obiettivi delle neo BR sulla base delle indagini condotte dai sostituti procuratori milanesi Ilda Boccassini e Armando Spataro. L'unico "fil rouge" che lega l'interesse di certa eversione è il fondamentalismo rosso marxista leninista che si esprime con le ben note stelle delle BR disegnate sui muri o sui volantini e la repulsione verso le Forze dell'Ordine. A suo tempo il GIP Salvini aveva spiccato un mandato d'arresto internazionale che pende ancora su Omar ma che, purtroppo, non ha effetto in Egitto. L'uccel di bosco intanto se la ride e tenta il colpaccio. (sopra: scansione QN Prefetto Nicolò Pollari, foto dal servizio TG RAI 3 su Muntaser El Zayat l'avvocato egiziano di Abu Omar, il sostituto procuratore Ilda Boccassini e il GIP Guido Salvini del Tribunale di Milano, il Direttore Servizio Centrale Antiterrorismo Giovanni Colesini - sotto: il nuovo Imam di Viale Jenner a Milano e, a seguire, le foto di alcuni significativi "segnali" scritti sui muri delle nostre città: la stella rossa sopra la bici di Marco Biagi, il "fondamentalismo" pacifista che vorrebbe una "guerra contro la guerra" frase peraltro accompagnata dalla solita "stella brigatista", l'avversione alle forze dell'ordine che addirittura verrebbero equiparate alle forze naziste "No Nazi No Police"). ![]() ![]() ![]() ![]()
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Aggiornamento del 15.02.2007 - per il Vice Premier Italiano Rutelli la magistratura milanese avrebbe violato le disposizioni sul segreto di Stato in ordine alle intercettazioni svolte nei confronti dell'intelligence. (sotto, una scansione del "QN" Quotidiano Nazionale del 15.02.2007 - note: è davvero significativo vedere l'imputato sorridere mentre legge gli articoli)
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... e, mentre il Presidente Napolitano interviene in Parlamento Europeo
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l'eurodeputato Fava presenta un progetto contro i voli CIA
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subito tacciato di faziosità da parte degli Eurodeputati PPE, Gawronski in testa
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16.02.2006 - ABU OMAR HA SAPUTO DEI "TEMPI BIBLICI" DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA, E, TRA UNA RISATA E L'ALTRA, DICE DI VOLER TORNARE PER FARSI BEFFE DI TUTTI. ANZI RINCARA LA DOSE, PRIMA CHIEDEVA SOLO DIECI MILIONI DI EURO, ORA HA TRIPLICATO LA RICHIESTA: 10 MILIONI SOLO A BERLUSCONI E ADDIRITTURA 20 MILIONI A CIA E SISMI!!!!
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nella foto sopra: Alessia Sorgato http://www.sorgato.it/, l'Avvocato della Central Intelligence Agency e la scansione del Resto del Carlino "QN" di oggi.
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Dopo il richiamo del Presidente (emerito) della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (in foto) nella recente sessione di Lodi, circa la necessità di tornare all’etica nella finanza, il Gruppo Creditizio della Banca Popolare Italiana, finito tristemente sotto i riflettori per le arcinote vicende giudiziarie, ha inteso inviare una lettera di “scuse” ai propri clienti. Si allega il testo integrale della lettera: < 
via Quaranta a Milano tenta di entrare nel novero dei milionari con una causa contro Berlusconi. Questo il succo della vicenda "venduta" come "intrigo" spionistico, ma che di segreto ha ben poco. La magistratura italiana lo vuole arrestare per processarlo con l'accusa di terrorismo
internazionale, e lui, ovviamente, si guarda bene dal tornare in Italia e tenta di "spennare" qualche pollo (chiederebbe oltre 10 milioni di euro!!!). Ma la trippa per gatti è finita. Ora, invece, sotto processo a Milano ci sono ben 26 Agenti della CIA, il Prefetto Nicolò Pollari ex capo del Sismi e il numero due del Servizio segreto italiano Marco Mancini, sopra tutti loro la "figura" da attaccare e demolire è quella dell'ex Premier Silvio
Berlusconi che - insieme a giornalisti e giuslavoristi - rientra negli stessi obiettivi delle neo BR sulla base delle indagini condotte dai sostituti procuratori milanesi Ilda Boccassini e Armando Spataro. L'unico "fil rouge" che lega l'interesse di certa eversione è il fondamentalismo rosso marxista leninista che si esprime con le ben note stelle delle BR disegnate sui muri o sui volantini e la repulsione verso le Forze dell'Ordine. A suo tempo il GIP Salvini aveva spiccato un mandato d'arresto internazionale che
pende ancora su Omar ma che, purtroppo, non ha effetto in Egitto. L'uccel di bosco intanto se la ride e tenta il colpaccio. (sopra: scansione QN Prefetto Nicolò Pollari, foto dal servizio TG RAI 3 su Muntaser El Zayat l'avvocato egiziano di Abu Omar, il sostituto procuratore Ilda Boccassini e il GIP Guido Salvini del Tribunale di Milano, il Direttore Servizio Centrale Antiterrorismo Giovanni Colesini - sotto: il nuovo Imam di Viale Jenner a Milano e, a seguire, le foto di alcuni significativi "segnali" scritti sui muri delle nostre città: la stella rossa sopra la bici di Marco Biagi, il "fondamentalismo" pacifista che vorrebbe una "guerra contro la guerra" frase peraltro accompagnata dalla solita "stella brigatista", l'avversione alle forze dell'ordine che addirittura verrebbero equiparate alle forze naziste "No Nazi No Police"). 









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