Le
Camere di Commercio non servono a niente.
Si può fare tutto via internet.
Pubblichiamo
i due punti ribaditi oggi dall'UNIONE IMPRENDITORI al Presidente del
Consiglio dei Ministri che è all'EuroParlamento per l'apertura del
“Semestre Europeo” affinché non si dimentichi dell'enorme GRAVE
MALATO Paese Italia:
«2
Luglio 2014 ore 14.50. Ribadiamo
quanto scritto poco prima dell'insediamento dell'attuale Premier
(il nome
di Matteo Renzi non era ancora stato individuato anche se lo avevamo
proposto).
Le proposte sono state elaborate
congiuntamente dall'Associazione di Categoria UNIONE IMPRENDITORI con
L'OSSERVATORIO sulla GIUSTIZIA.
In particolare si tiene a porre in evidenza: 1) l'assoluta
necessità di tagliare drasticamente l'IVA portandola
ad un'unica aliquota: dieci per cento. Tale operazione consentirà
di far ripartire i consumi interni
e porterà ad una “emersione
spontanea” del “nero”,
oltre a semplificare la vita delle amministrazioni pubbliche e private
nel registrare la contabilità (il gettito si presume invariato per
l'aumento dei consumi e l'emersione spontanea dal nero); 2)
i “carrozzoni ottocenteschi” delle Camere di Commercio, ai tempi
di internet, sono un paradossale ostacolo allo sviluppo
imprenditoriale, quindi vanno subito eliminati.
Le operazioni al Registro delle Imprese possono essere
tranquillamente espletate con l'invio
di un PDF/Pec
per ogni modulo di iscrizione/variazione/ o altro adempimento,
peraltro esente da bollo (allegato articolo del Sole 24 Ore)».
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