giovedì 25 giugno 2015

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OSSERVATORIOsullaGIUSTIZIA.it Sede Nazionale. Da fine giugno 2015 stiamo iniziando a trasmigrare parte dei contenuti più importanti del vecchio sito che per motivi di costi e innovazione è diventato "tecnicamente insostenibile".
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ATTENZIONE:
LE NOTIZIE CHE DANNO FASTIDIO SONO ATTACCATE DA AGENTI DI PROVOCAZIONE ESTERNI CHE TENTANO DI OSCURARNE IL CONTENUTO
come in questo caso
 
Archivio
 
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«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica www.OSSERVATORIOsullaGIUSTIZIA.it
FACEBOOK SI LAUREA GIORNALISTA
L'ORDINE ha inserito il portale sociale più famoso del mondo tra i propri mezzi di comunicazione istituzionale
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« Se le Marche "sopravvivono" alle varie crisi economiche è solo grazie al Distretto del Made in Fermano & Maceratese, che corrisponde esattamente alla nostra Diocesi». Intervista del 24 gennaio 2004 del Prof. Amedeo Recchi Ripani a S.Ecc. Mons. Cleto Bellucci, Vescovo Emerito della Diocesi FermanoMaceratese
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20.4.2013 Italy © www.TheObservatory.it Breaking News:
Giorgio Napolitano è stato rieletto Presidente della Repubblica con 738 voti alle ore 18,44 di oggi Sabato 20 Aprile 2013. La proclamazione ufficiale è avvenuta presso la Camera dei Deputati in presenza dei Presidenti di Camera e Senato e dei cosiddetti "Grandi Elettori". Il giuramento ufficiale è fissato per Lunedì 22 aprile alle ore 17,00.
 
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21.4.2013 Italy

Per la Presidenza Internazionale dell'Osservatorio sulla Giustizia, il periodo prolungato di crisi economica deve incentivare la collaborazione tra Organismi No Profit. Solo con una attiva partecipazione per l'ottimizzazione delle sinergie tra privati e pubblica amministrazione si può tentare di ridurre la spesa pubblica, attualmente non sostenibile, e la destinazione di risorse in forma di riduzione della pressione tributaria sulle aziende. Il rischio è la totale chiusura di filiere produttive non ricostruibili nel breve futuro. Nella foto: un concreto esempio di partecipazione attiva tra Enti no profit: il Rotary International, con il past President dottor Lodovico Valentini (al microfono) e l'attuale Rettore dell'Università di Camerino, Flavio Corradini (a destra nella foto sotto).

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Yara è morta
L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica 26 febbraio 2011 - 18,30 Yara Gambirasio trovata morta oggi pomeriggio vicino casa sua tra Chignano d'Isola e Madone, a circa 10 Km da Brembate Sopra. A tre mesi esatti dalla sua scomparsa
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Risparmio Editoriale in tempo di crisi: ecco le migliori corrispondenze dal territorio con facebook
Allagamenti, morti e dispersi dal Territorio del Patròn TOD's Diego Della Valle
«L'Osservatorio»
Agenzia di Stampa Giornalistica - mercoledì 2 marzo 2011 ore 12,30 - Casette d'Ete (Fermo) dalla corrispondente facebook Michela Trentanni: «Strade sommerse dall' acqua, morti, dispersi, ambulanze, vigili del fuoco, il telefono che non smette di suonare, gente che urla ,bestemmia sulle strade, incidenti all' inizio della mia via ..ci mancava solo la casa affianco alla mia che prende fuoco.. beh insomma non poteva esserci risveglio migliore!»


sopra: il fiume straripato a Casette d'Ete - questa corrispondenza è stata realizzata da Michela Trentanni, 19 anni il 15 marzo 2011, studentessa e modella (foto sotto: la prima a destra in abito elegante nero)
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Alluvione Fermano-Maceratese: la ragazza scomparsa è morta.Intanto si cominciano a fare le stime dei danni
«L'Osservatorio»
Agenzia di Stampa Giornalistica - mercoledì 3 marzo 2011 ore 13,30 - Casette d'Ete (Fermo). Valentina Alleri è morta insieme al patrigno Giuseppe Santacroce. Putroppo il corpo esanime della ventenne scomparsa ieri è stato ritrovato oggi dai vigili del fuoco a poche centinaia di metri lungo il fiume che una ventina di ore prima aveva inghiottito l'auto dove si trovava insieme a sua madre la quarantasettenne Salvina Granata di origini siciliane, miracolosamente scampata alla morte grazie anche all'intervento di un coraggioso residente Marco Moreschini che non ha esitato a tuffarsi nelle acque gelide per aiutarla a risalire la forte corrente. Intanto si cominciano a fare le prime stime dell'alluvione che ha paralizzato uno dei distretti produttivi della moda più importanti del mondo. Proprio a Casette d'Ete ha sede il quartier generale della TOD's SpA dei fratelli Diego e Andrea Della Valle, quest'ultimo presidente anche della Fiorentina Calcio. Nel distretto Fermano Maceratese hanno sede oltre cinquemila imprese tra operatori diretti e indotto, si temono fin da subito forti rallentamenti della produttività. Il signor Giuseppe con Valentina lavoravano proprio nell'azienda leader modiale nella produzione di fondi per calzature: la Eurosuole SpA del Civitanovese Commendator Germano Ercoli (foto sotto con il Sindaco di Civitanova Marche), ex presidente della Confindustria territoriale. E proprio la Confindustria ha fatto una prima bozza di stima sui danni che ammonterebbero a 100 milioni di euro. L'Unione Imprenditori, che ha la sede nazionale proprio a Civitanova Marche, comune di fatto capofila del distretto, conta almeno centocinquanta i milioni di danni arrecati ad oggi dal disastro naturale. Dopo quello veneto a cavallo delle province di Venezia, Verona, Vicenza e Padova, questo è il secondo distretto produttivo della moda italiana colpito dalle alluvioni in pochi mesi. Le Autorità Politico-amministrative e civili auspicano un adeguato ed immediato intervento del governo centrale per ripartire prima possibile.
(foto nel testo: scansione facebook della giovane scomparsa ritrovata morta oggi: la foce del fiume Chienti che separa le due province del Distretto Fermano Maceratese; sotto: una panoramica sulle zone allagate e la sala giunta del Comune di Civitanova Marche, capofila del distretto, con il noto imprenditore calzaturiero Silvano Lattanzi di Casette d'Ete, il Sindaco Massimo Mobili e a destra il commendator Germano Ercoli)
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Giappone, dopo il terremoto ora il rischio atomico
«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica 12 marzo 2011 - Dopo il Terremoto delle ore scorse in giappone, l'asse terrestre sembrerebbe si sia ulteriormente spostato. Allarme maremoti, tsunami e rischi atomici per l'instabilità delle centrali presenti nei territori interessati dal cataclisma, in particolare per la centrale atomica di Fukushima.
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«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica 19 marzo 2011, ore 18,00 - Dopo la Risoluzione 1973 United Nation, la Francia ha attaccato oggi alle ore 17,45 il primo obiettivo militare libico: un carro armato nei territori.
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«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica 23 marzo 2011, ore 13,00
OGGI LA NUBE ATOMICA E' SOPRA L'ITALIA!!
La sera del 13 marzo 2011, mentre stavano arrivando le prime tragiche corrispondenze sul disastro atomico orientale, nel girare tra i vacanzieri in Italia non si era notato alcun tipo di preoccupazione, quasi come se l'esplosione nucleare fosse accaduta sulla Luna e non nel nostro pianeta. Nonostante i negazionisti e gli oscurantisti che inspiegabilmente cercano di diffondere il nucleare ad ogni costo, anche un bambino riuscirebbe a capire che le nuvole girano libere nei cieli e facilmente possono raggiungere le atmosfere di qualsiasi territorio in poche ore, al massimo in giorni. Inoltre le particelle radioattive rilasciate nell'ambiente non si annullano dall'oggi al domani, occorrono migliaia di anni per farle ammortizzare dagli elementi naturali e gli effetti si protraggono per intere generazioni. Ebbene, ora si cominciano a fare i conti direttamente con la situazione: la nube radioattiva ha concretamente raggiunto l'Europa, è attesa tra questa sera e domani sopra l'Italia e la Francia. La posizione dei vertici nazionali dell'Unione Imprenditori è per il netto contrasto agli scellerati progetti di costruire nuove centrali atomiche, anzi, il Presidente nazionale ha auspicato che vengano smantellate tutte quelle esistenti, in tempi rapidi, al fine di scongiurare tragedie come quella giapponese, che di riflesso è anche un nostro dramma per via degli stretti rapporti che abbiamo con quel paese. Di converso l'Unione degli Imprenditori ha dato ancora più concretezza e visibilità alle realtà ecosostenibili che realizzano intere abitazioni, villaggi o zone industriali a costo energetico zero «Non abbiamo bisogno di centrali nucleari, abbiamo invece urgente necessità, senza assurde burocrazie, di poter riconvertire in energie alternative le risorse già esistenti che possono essere sufficienti a realizzare impianti civili o industriali» (si deve cercare con Google: Unione Imprenditori Energy Resources - Link Energia e Auto ad Acqua + scansione scooter solare nel testo)
Link Portale Unione Imprenditori - servizio su produzione Auto ad Aria
altre scansioni a grande effetto sui titoli dei principali TG Italiani
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Movida in Riviera: Morte sulla strada tre giovani modelle

°tre fiori lasciati sul luogo della scomparsa delle tre giovani vite recise°
«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica 28 marzo 2011, ore 08,00 - La notte appena trascorsa ha fatto registrare una nuova strage sulle strade della movida rivierasca. Intorno alle due del mattino a perdere la vita in un tragico scontro sulla Statale Adriatica sono tre bellissime, affiatate amiche animatrici e modelle residenti nel distretto della moda Fermano-Maceratese: Suela Lala ventenne residente a Monte Urano, sognava di fare la modella; Giada Gentili 19enne di Grottazzolina studentessa all'Istituto d'Arte e Laura De Santis 21enne di Fermo appassionata di Hair Styling, Make Up e moda. Erano alla guida della loro Peugeot 107 quando all'altezza del ponte sul Chienti, che separa le due province del distretto, hanno avuto un frontale con un furgone guidato da un cinquantenne della zona. Sulla dinamica sta indagando la Procura della Repubblica di Fermo che forse disporrà anche l'autopsia sui corpi delle giovani. Proprio sabato sera si era svolto un briefing spontaneo tra operatori del by night e della sicurezza al Taboo, in presenza del giornalista giuridico-economico Amedeo Recchi, Presidente nazionale dell'Osservatorio sulla Sicurezza, Gianni Schiuma celebre Mente degli Eventi in Riviera, Stefano Pirzio e Sandro Antonini. Tema all'ordine del giorno era l'urgente necessità di anticipare l'orario della movida che attualmente si sta pericolosamente consolidando troppo tardi. La gente ha preso il brutto andazzo di entrare in discoteca verso l'una di notte. L'orario migliore invece è quello adottato con successso due domeniche fa dal noto locale Ternana, che ha anticipato il nucleo del divertimento nella pre-serata, al ritmo di musica con deejay set e tanti VIP della Televisione. Proprio qui erano state peraltro recensite le tre ragazze scomparse oggi. (Link sotto). L'Osservatorio sulla Sicurezza (dipartimento specializzato dell'Osservatorio sulla Giustizia) ha diffuso un piccolo manuale di comportamento di sole tre regole basilari per chi si dovesse comunque trovare nella fascia oraria a rischio, cioè quella tra l'una e le cinque del mattino: 1) quando si lavora è TASSATIVAMENTE VIETATO BERE alcolici; 2) evitare di fare più di due servizi a settimana, e comunque non concentrare nello stesso giorno attività fisiche che possono stressare l'organismo come palestra, piscina, sci alpinistico o altre attività sportive faticose; 3) ogni gruppo giovanile dovrebbe viaggiare con la guida di un autista esperto.



Giada Gentili e Suela Lala con gli amici nella festa Pre-serale di due domeniche fa. Nel Testo: Laura De Santis e Suela Lala; Suela Lala con Lele Mora; sempre nella stessa festa di Domenica 13 Marzo 2011 alle ore 20,30
Link:
http://unioneimprenditori.it/index.php?option=com_content&task=view&id=369&Itemid=2

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«L'Osservatorio» - Agenzia Giornalistica
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Bin Laden ucciso in un blitz U.S.A

2 maggio 2011 - Il successo per l'eliminazione del nemico del mondo numero uno è da ascriversi a Leon Panetta, l'italo americano super Direttore della CIA recentemente approdato al Pentagono. La morte di Bin Laden è certa e non si tratta di una falsa comunicazione.
sopra: uno stralcio Rassagna Stampa Osservatorio della Giustizia sulla nomina di Leon Panetta alla Direzione della Central Intelligence Agency

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Altri attacchi hakers alla sede internazionale dell'Osservatorio sulla Giustizia!!
Domenica 5 settembre 2011 sono scomparsi di colpo tutti i servizi e l'archivio storico digitale della Televisione dell'Osservatorio sulla Giustizia TheObservatory. Si tratta di un ulteriore attacco hakers degli anarcoinsurrezionalisti e di alcuni spezzoni delle Forze dell'Ordine deviate, unitamente ad alcuni PM Toghe Rosse che li sostengono.... Iniziamo da oggi a ri-caricare l'archivio digitale. Ecco un servizio particolarmente scomodo e maldigerito inerente l'inchiesta Why Not
archivio documenti digitali
Giustizia TV
il canale televisivo dell'Osservatorio Giustizia
inchiesta "Why Not" ... ne parla Vulpio del Corriere della Sera

per vedere a schermo pieno clicca sul simbolo delle quattro frecce
sotto: il relativo articolo estratto da "Spazio Mediateca"



INTERCETTAZIONI E CASO DE MAGISTRIS, SE NE PARLA IN BIBLIOTECA COMUNALE CON CARLO VULPIO DEL "CORRIERE DELLA SERA"
30 gennaio 2009 - Mentre al Palazzaccio di Roma si è appena conclusa l'Apertura dell'Anno Giudiziario in presenza delle massime autorità dello Stato, a Civitanova Marche Carlo Vulpio, da vent'anni inviato del Corriere della Sera, ha presentato il suo libro "Roba Nostra" alla Biblioteca Comunale. Sala Cecchetti gremita di giovani studenti, accompagnati dai loro professori, per essere introdotti ad una "cultura della giustizia" anche se tendenzialmente sbilanciata a sinistra, come è parso di capire durante il dibattito in sala. Vulpio, dopo aver partecipato alla manifestazione "dipietrista" a Roma, lamenta che la stragrande maggioranza dei quotidiani italiani si è soffermata sul caso dell'attacco dell'ex magistrato, ora leader politico, nei confronti del Presidente della Repubblica, tralasciando quasi totalmente il significato della assemblea in piazza. Sembrerebbe che anche nel contenuto del libro si citino vari passaggi per i quali il giornalista è stato rimosso dal "Corrierone". Sta di fatto che anche il Premier Silvio Berlusconi ha recentemente annunciato l'esplosione del più grande scandalo di tutti i tempi per il caso "Genchi" con le intercettazioni di molti italiani, tra cui addirittura il capo dei servizi segreti. Nel libro vengono affrontati molti temi inerenti l'intricata "spy story" giudiziaria che ha portato al crack dei rapporti addirittura tra due super procure generali, quella di Catanzaro contro quella di Salerno, con la relativa rimozione per "incompatibilità ambientale" del Procuratore Generale Apicella. Ampi spazi vengono affrontati per esaminare le questioni delicatissime che hanno riguardato i magistrati inquirenti Forleo e De Magistris, anche loro definitivamente rimossi dai loro rispettivi incarichi, tranne una parziale riammissione decretata dal CSM per De Magistris. Amedeo Recchi, direttore responsabile dell'Osservatorio sulla Giustizia, presente all'incontro culturale, si è dichiarato sorpreso che il noto giornale "inquisitorio" che addirittura nel bel mezzo di un summit diplomatico internazionale riuscì a consegnare a mezzo stampa un avviso di garanzia al Premier Berlusconi, ora non riesca a lasciare in quella scomoda poltrona "investigativa" il noto giornalista. Recchi, però, ha dichiarato che in tutta la questione della rimozione di Vulpio potrebbe starci il fatto dello scollamento politico tra l'ala dipietrista ed il resto della "maggioranza" di opposizione. Le immagini dell'incontro possono essere già consultate su "Spazio Mediateca" nel portale www.OsservatoriosullaGiustizia.it. Va detto che anche l'ex "Presidente storico" dell'Ordine dei Giornalisti di Milano Franco Abruzzo, sotto cui ricadeva la responsabilità del giudizio sul Corriere della Sera ad una domanda di un giornalista sul caso della rimozione di Vulpio ha così risposto: "E' il sindacato che deve agire contro il direttore. Ci sono due strade in questo caso: procedere contro il giornalista, o procedere contro il direttore. Io avrei convocato Mieli per spiegarmi le motivazioni della rimozione."
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11 settembre 2011 - In occasione del decennale pubblichiamo la copertina del numero in versione cartacea internazionale dell'Osservatorio sulla Giustizia
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ESCALATION MINACCE E VIOLENZE
20 OTTOBRE 2011 - A seguito dell'innalzamento delle minacce di morte e aggressioni al Presidente Nazionale dell'Osservatorio sulla Giustizia sono state depositate varie copie della Banca Dati Originale delle inchieste su Tangentopoli, a garanzia che tutto il lavoro svolto venga conservato e diffuso in caso di morte del Legale Rappresentante e Fondatore (sotto: il documento di presentazione del '98 autorizzato dalla Corte d'Appello per l'affissione nel Palazzo di Giustizia Milanese )

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Il Presidente della Repubblica chiede un Codice Etico della Magistratura, ma nessuno gli ha detto che esiste già da molti anni.

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24 novembre 2011 - Roma - In molti casi allegramente non viene rispettato, ma il Codice Etico dei Magistrati richiesto oggi dal Presidente della Repubblica esiste già da molti anni. Possibile che nessuno glie lo abbia detto? Basterebbe fare una semplicissima ricerca su Google e chiunque potrebbe prenderne visione (scansioni sopra). Purtroppo però, il vertice dell'Osservatorio sulla Giustizia, presieduto a livello nazionale dal Professor Amedeo Recchi noto giornalista giuridico economico e direttore dell'omonima testata, fa sapere che gli articoli 2 e 6 vengono più volte sistematicamente violati. In particolare viene sistematicamente violato il divieto previsto all'articolo 2 Rapporti con le istituzioni, con i cittadini e con gli utenti della giustizia: il magistrato ... Si astiene da ogni forma di intervento che possa indebitamente incidere sull'amministrazione della giustizia ... (ma come vediamo si pronuncia in forma associata contro ogni decisione politico-istituzionale che propone riforme non gradite); e Art. 6 - Rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione di massa - Nei contatti con la stampa e con gli altri mezzi di comunicazione il magistrato non sollecita la pubblicità di notizie attinenti alla propria attività di ufficio. Quando non è tenuto al segreto o alla riservatezza su informazioni per ragioni del suo ufficio concernenti l'attività del suo ufficio o conosciute per ragioni di esso e ritiene di dover fornire notizie sull'attività giudiziaria, al fine di garantire la corretta informazione dei cittadini e l'esercizio del diritto di cronaca, ovvero di tutelare l'onore e la reputazione dei cittadini, evita la costituzione o l'utilizzazione di canali informativi personali riservati o privilegiati. Fermo il principio di piena libertà di manifestazione del pensiero, il magistrato si ispira a criteri di equilibrio, dignità e misura nel rilasciare dichiarazioni ed interviste ai giornali e agli altri mezzi di comunicazione di massa, così come in ogni scritto e in ogni dichiarazione destinati alla diffusione. Evita di partecipare a trasmissioni nelle quali sappia che le vicende di procedimenti giudiziari in corso saranno oggetto di rappresentazione in forma scenica. Inoltre, fa sapere sempre la Presidenza Nazionale dell'Osservatorio Giustizia, si comincia proprio col piede sbagliato dando lo stop ad un importante processo di 'ndrangheta dove una preziosa testimone è stata rapita e sciolta nell'acido, come ha pubblicamente denunciato oggi alle telecamere della RAI l'avvocato Roberto d'Ippolito (nella scansione sotto).


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«L'Osservatorio»
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«L'OSSERVATORIO» Agenzia delle ore 13,30 di Lunedì 31 gennaio 2012.
Milano - «L'OSSERVATORIO» Agenzia Giornalistica dell'OSSERVATORIO sulla GIUSTIZIAcon la lettera di fine anno 2011 (sopra) aveva anticipato gli umori provenienti dal nuovo governo tecnico circa la volontà di chiudere l'unica Authority che funziona egregiamente in Italia: l'Agenzia per le Onlus (sotto, la scansione dell'articolo apparso Domenica 29 gennaio 2012 sul Sole 24 Ore). Evidentemente Monti pensa che tagliare un'Authority per insediarne un'altra (... quella cosiddetta delle Reti) può pareggiare un bilancio di spesa pubblica totalmente sforacchiato dal colabrodo dei doppi o tripli stipendi di Stato, vero scandalo italiano agli occhi delle democrazie internazionali.

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L'Italia è un Paese razzista al contrario, antipatriota, fondato sulla burocrazia e sul privilegio accordato alle Mafie transnazionali e agli anarcoinsurrezionalisti "ACAB" che le sostengono e difendono

«L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica dell'Osservatorio sulla Giustizia - Milano, 31 gennaio 2012. Se un Italiano va in America per lavorare deve fare veri e propri salti mortali prima che gli venga riconosiuta la Green Card per poter iniziare la sua attività. In Italia, invece, le "truppe extracee" gestite da Mafie Transnazionali vengono subito "sistemate" con lavori irregolari che sfaldano la capacità produttiva, economica e fiscale nazionale. Il nostro è un Paese razzista al contrario, preferisce togliere il pane dalla bocca agli Italiani per dare sussidi, assistenze e case popolari agli extracomunitari, a scapito delle giovani coppie italiane che sono da troppo tempo a "nascita zero" proprio per questi motivi. Un Paese che preferisce delocalizzare il "Romacentrismo" al Sud piuttosto che al Nord: un esempio tra tutti? La recente dichiarazione della Ministra del Welfare di voler chiudere l'Agenzia delle Onlus a Milano e portare le competenze nel Ministero a Roma, oppure la meno recente delocalizzazione a Napoli del Registro Nazionale della Stampa "Agenzia per le Comunicazioni" con grandi disagi per i Funzionari che hanno dovuto rinunciare al lavoro, cambiarlo o trasferirsi con forti problemi familiari. Vorremmo finalmente poter vedere applicato il concetto "eco"sostenibile ("eco"logico ma soprattutto "eco"nomico) del "Chilometro Zero" anche in tutte le fasi organizzative della Pubblica Amministrazione. Vale per gli alimenti, che possono così essere garantiti con una corretta tracciabilità, genuinità ed economicità. Vale per i rifiuti, che debbono essere smaltiti laddove vengono prodotti, altrimenti si inseriscono le mafie nazionali che lucrano sulla lavorazione e vendita del prodotto, sul suo trasporto e allocazione su altri territori. Vale per il servizio pubblico, che deve essere il più possibile vicino all'utente, per non svilire e depotenziare la crescita economica con lunghe prassi procedurali burocratiche. Ad esempio, in Italia la maggior parte delle testate giornalistiche e le imprese di comunicazione sono in Lombardia, lo testimonia anche il fatto che il più alto numero di Giornalisti iscritti è quello relativo all'Albo tenuto dell'Ordine di Milano (www.OdG.MI.it ). Sarebbe logico pertanto che l'Agenzia per le Comunicazioni e il Registro Nazionale degli Operatori di Comunicazione venga allocato a Milano. Stessa cosa per le Onlus: la stragrande maggioranza degli Enti no profit sono presenti sul territorio Milanese e Lombardo, pertanto non si capisce proprio il motivo per cui la neoinsediata Ministra del Welfare voglia spostare le competenze dell'Agenzia a Roma, con tutti i conseguenti disagi per gli Operatori e per i Funzionari addetti. A tutto ciò si deve amaramente aggiungere la scellerata operazione contro i commercianti regolari, operata "nel cuore della Milano da Bere" lo scorso weekend di fine gennaio. Uno "Stato di Polizia fiscale" non si augura nemmeno al più oscuro regime dittatoriale. I clienti delle più rinomate Boutiques e Locali alla moda si sono impauriti vedendo un dispiego in formato Task Force! Sembrava quasi di assistere ad una operazione antimafia. E' incredibile anche il commento del Presidente Confcommercio Sangalli che si è detto soddisfatto di questa iniziativa. L'attività antievasione e antiriciclaggio si deve fare in borgese, in silenzio, senza impaurire i clienti e senza far scappare i veri grandi criminali dell'evasione, perlopiù collocati nella ricchissima area del Money Transfert e nella contraffazione delle Griffe del Made in Italy. Ai Milanesi che hanno votato l'attuale Governo cittadino verrebbe da dire "chi è causa del suo mal pianga sé stesso" e agli Italiani che sopportano in silenzio le decisioni di un governo nazionale fondato su teorie accademiche-dottrinali scollate dalla realtà verrebbe da dire: abbandonate questo Paese antipatriota e fate come quel Geometra della Formula Uno noto alle cronache nazionali per aver sposato una meravigliosa Calabrese D.O.C molto più giovane di lui e per aver scelto di vivere in una cosiddetta "zona franca" (foto Gregoraci Briatore). Importante Postscriptum: che fine hanno fatto tutte le indagini sugli anarcoinsurrezionalisti che sabato 15 ottobre scorso hanno messo a ferro e a fuoco il cuore di Roma, spaccando e incendiando vetrine e autovetture? Chi ripagherà i cittadini, i turisti e i commercianti dal gravissimo danno economico, peraltro attuato nel giorno e nell'orario della settimana più importante per il flusso economico? Che fine hanno fatto i fascicoli inviati il 6 ottobre (quindi con congruo anticipo rispetto alla fatidica data del 15 ottobre) dall'Osservatorio sulla Giustizia al Ministro della Giustizia e alle Autorità Giudiziarie che avvisavano il pericolo di escalation anarcoinsurrezionalista? Che iniziative sta intraprendendo la Procura Generale della Repubblica e il Ministero dell'Interno circa il documentatissimo dossier inviato dall'Osservatorio sulla Giustizia il 28 dicembre in ordine a questi gravissimi e documentati fatti? Molto probabilmente sono tutti più interessati al cerimonialismo delle troppe, innumerevoli, anacronistiche e trionfalistiche aperture di Anni Giudiziari anziché impiegare tutto lo sforzo organizzativo di tali eventi mediatici per applicarlo sul fronte del funzionamento concreto della Giustizia. Editoriale firmato Amedeo Recchi (foto nel testo) direttore responsabile de «L'Osservatorio» Agenzia di Stampa Giornalistica dell'Osservatorio sulla Giustizia (questo articolo-editoriale può essere trascritto e pubblicato su altre testate cartacee oppure on line citando la fonte: www.OSSERVATORIOsullaGIUSTIZIA.it ).
°L'eccessivo numero di cerimonie per aperture anni giudiziari distoglie troppo tempo per la normale gestione della giustizia. Basterebbe una unica cerimonia annuale da svolgersi nell'Aula Magna della Corte di Cassazione (sotto: scansioni della diretta RAI del 26 gennaio 2012). Sarebbe ancora meglio se l'apertura dell'Anno Giudiziario si svolgesse unicamente con la dichiarazione-relazione del Ministro della Giustizia in Parlamento, lasciando la magistratura lavorare in silenzio e senza troppe apparizioni televisive e giornalistiche.
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Crisi Economica: Quando la morte fa notizia
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5 Aprile 2013 Triplice suicidio nelle Marche. E' successo tutto nella mattina di oggi 5 aprile 2013 a Civitanova Marche, un aberrante triplice suicidio dovuto alle ristrettezze economiche di una famiglia di cosiddetti "esodati", cioè di lavoratori appartenenti alla cosiddetta fascia di "non recuperabili" nel sistema economico attuale. I coniugi Dionisi Sopranzi formata da un lavoratore autonomo con partita Iva, che vantava un credito per piccoli lavori edili verso un'impresa in odor di fallimento, a sua volta colpita dalla grave crisi economica e una pensionata al minimo, con 500 euro/mese. La coppia decide di farla finita, impiccandosi in una stanza del piano terra condominiale di via Calatafimi a Civitanova Marche, nello stesso stabile dove ha la residenza storica il noto ex sindaco Ivo Costamagna di area Socialista Craxiana, attualmente rieletto Presidente del Consiglio Comunale. Dopo pochi minuti anche il fratello della Sopranzi decide di farla finita gettandosi dalla scogliera del porto, il suo corpo verrà recuperato poche ore più tardi. La Presidente della Camera, la marchigiana Boldrini, si è detta particolarmente colpita dalla vicenda e parteciperà ai solenni funerali che si svolgeranno Sabato 6 aprile a Civitanova Marche.

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Last Updated ( Sunday, 21 April 2013 )


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