giovedì 25 giugno 2015

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OBSERVATORY of JUSTICE" informative ANTIRICICLAGGIO, TRATTA ESSERI UMANI, MAFIE, ANTITERRORISMO PDF Print E-mail
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Monday, 29 August 2005
Il recente rapporto del Comitato del Consiglio d’Europa ha provato ad inquadrare il "reddito" delle attività criminali dedite alla "compravendita" di esseri umani. Le cifre sono da capogiro! Si parla di circa 10 miliardi di dollari americani ogni anno. Per esempio per entrare in Europa dalla Cina, tramite i Paesi Balcanici, occorrono circa 13.000 dollari. Se, invece, le partenze sono dirette dall’Asia meridionale alla Spagna le cifre oscillano dai 6.000 ai 12.000 dollari (se si chiedono anche le prestazioni inerenti la produzione dei documenti). E’ ovvio che il debito è personale, e se non verrà saldato, "lo schiavo" migrante rimarrà sempre solidalmente obbligato all’organizzazione criminale che rimane proprietaria della persona e, eventualmente, dei propri figli o parenti rimasti nel paese d’origine. I metodi per il "soddisfacimento" del debito con l’Organizzazione sono i più comuni: si và dal trasferimento di danaro per via telematica tramite gli operatori internazionali (es. "Western Union"), al semplice vaglia telegrafico che può essere effettuato da qualsiasi sportello postale. Per non dare nell’occhio, le Organizzazioni criminali internazionali sono arrivate persino a realizzare delle strutture di Poste Private parallele con le quali vengono ingegnosamente evitati i controlli degli organi preposti (Ufficio Italiano dei Cambi, Guardia di Finanza, Polizia Postale, ed altre Autorità). Tali metodologie di finanziamento potrebbero anche essere tranquillamente utilizzate da Organizzazioni terroristiche come "Al Qaeda". (Nelle foto: il Comandante della Guardia di Finanza Polizia Valutaria Col. Bruno Buratti, una foto di una sede della "Western Union" coinvolta nelle indagini e il Procuratoe Capo della Repubblica di Pescara Dr. Nicola Trifuoggi, reduce da una recente brillante operazione).
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UNODC, OSCE launch toolkit to help countries reform criminal justice systems

BRUSSELS, 4 December 2006 (UNODC) - The United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) and the Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE) launched a new toolkit on Monday to help countries make their criminal justice systems more effective. The Criminal Justice Assessment Toolkit is designed to help practitioners reform their own criminal justice systems, bringing them into line with international standards. It will also enable advisers from the United Nations and other bodies to conduct assessments of the justice systems in individual countries and identify areas for appropriate technical assistance. The toolkit, written by a team of UN and OSCE experts, covers policing, access to justice, prison and alternatives to incarceration, and other issues such as juvenile justice and the treatment of victims and witnesses. Divided into 16 modules, it provides detailed and comprehensive guidance for practitioners. Presenting the toolkit at the OSCE Ministerial Council in Brussels, UNODC Executive Director Antonio Maria Costa said effective and honest justice systems were vital for the maintenance of stable and democratic societies. "To prevent conflict or build peace over the long term, you need a professional and honest police force, people who can perform intelligence-led investigations, a competent prosecution service, a fair judiciary and a humane prison system," he said. "That cannot be built in a day. It takes time, training and resources. I am proud to present this toolkit, developed by both our organizations, which will be a practical resource for those involved in the administration of justice and which can evolve in line with their needs." "At a time of so much instability and conflict in the world, we hope that such tools can help build or repair criminal justice systems to ensure that they provide security and justice for all," he added. The OSCE Chairman-in-Office, Belgian Foreign Minister Karel De Gucht, said the tools were designed to be widely applicable. "I am convinced the tools will make a difference for the people doing rule of law work on the ground, within the OSCE but also beyond. As you are aware, rule of law and good governance are 'growth areas'," said the Minister. "The international community is increasingly being called upon to provide rule of law assistance. I am certain that the tools we are launching today will facilitate that work and raise the standards for international rule of law assistance." For more information, please contact: Richard Murphy - UNODC Spokesman - Tel +43 1 26060 5761 - Mobile +43 699 1459 5761 - e.mail: richard.murphy@unodc.org This e-mail address is being protected from spam bots, you need JavaScript enabled to view it
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altri articoli su indagini ed inchieste finanziarie:

Le "scuse" del Gruppo Banca Popolare Italiana di Lodi

Dopo il richiamo del Presidente (emerito) della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (in foto) nella recente sessione di Lodi, circa la necessità di tornare all’etica nella finanza, il Gruppo Creditizio della Banca Popolare Italiana, finito tristemente sotto i riflettori per le arcinote vicende giudiziarie, ha inteso inviare una lettera di “scuse” ai propri clienti. Si allega il testo integrale della lettera: < sono risultate sperequate. Questo è un primo reale passo verso il rinnovamento, cui tante energie stiamo dedicando, un impegno concreto che presto proseguirà con l’istituzione di tavoli di lavoro congiunti con Adiconsum, Altro Consumo ed altre Associazioni di Consumatori. Il nostro obiettivo è instaurare un futuro rapporto basato sulla chiarezza e sul rispetto dei reciproci interessi. Infine, volevo cogliere questa occasione per ringraziarVi di essere rimasti nostri Clienti e Vi porgo i più cordiali saluti>>. Firmato il Direttore Generale Banca Popolare Italiana dott. Divo Gronchi – su carta intestata Gruppo Creditizio Banca Popolare Italiana – Sede legale di Lodi. Non sono troppi i commenti che vogliamo fare a questa lettera, forse troppo “sdolcinata” verso quei clienti che hanno deciso di non scappare dopo il caso giudiziario sollevato da varie Procure. Rimane il fatto che il Direttore Generale Gronchi ha ammesso che determinate voci di decurtazione (l’accusa è di appropriazione indebita) di fondi dai conti correnti, sono risultate con ogni evidenza “sperequate”. Mea culpa.
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Il "povero" Omar si vuol sistemare col "ricco" Berlusconi
13.02.2007 - Lo stuolo di avvocati internazionali che difendono l'ex Imam della Moschea di via Quaranta a Milano tenta di entrare nel novero dei milionari con una causa contro Berlusconi. Questo il succo della vicenda "venduta" come "intrigo" spionistico, ma che di segreto ha ben poco. La magistratura italiana lo vuole arrestare per processarlo con l'accusa di terrorismo internazionale, e lui, ovviamente, si guarda bene dal tornare in Italia e tenta di "spennare" qualche pollo (chiederebbe oltre 10 milioni di euro!!!). Ma la trippa per gatti è finita. Ora, invece, sotto processo a Milano ci sono ben 26 Agenti della CIA, il Prefetto Nicolò Pollari ex capo del Sismi e il numero due del Servizio segreto italiano Marco Mancini, sopra tutti loro la "figura" da attaccare e demolire è quella dell'ex Premier Silvio Berlusconi che - insieme a giornalisti e giuslavoristi - rientra negli stessi obiettivi delle neo BR sulla base delle indagini condotte dai sostituti procuratori milanesi Ilda Boccassini e Armando Spataro. L'unico "fil rouge" che lega l'interesse di certa eversione è il fondamentalismo rosso marxista leninista che si esprime con le ben note stelle delle BR disegnate sui muri o sui volantini e la repulsione verso le Forze dell'Ordine. A suo tempo il GIP Salvini aveva spiccato un mandato d'arresto internazionale che pende ancora su Omar ma che, purtroppo, non ha effetto in Egitto. L'uccel di bosco intanto se la ride e tenta il colpaccio. (sopra: scansione QN Prefetto Nicolò Pollari, foto dal servizio TG RAI 3 su Muntaser El Zayat l'avvocato egiziano di Abu Omar, il sostituto procuratore Ilda Boccassini e il GIP Guido Salvini del Tribunale di Milano, il Direttore Servizio Centrale Antiterrorismo Giovanni Colesini - sotto: il nuovo Imam di Viale Jenner a Milano e, a seguire, le foto di alcuni significativi "segnali" scritti sui muri delle nostre città: la stella rossa sopra la bici di Marco Biagi, il "fondamentalismo" pacifista che vorrebbe una "guerra contro la guerra" frase peraltro accompagnata dalla solita "stella brigatista", l'avversione alle forze dell'ordine che addirittura verrebbero equiparate alle forze naziste "No Nazi No Police").
 
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Aggiornamento del 15.02.2007 - per il Vice Premier Italiano Rutelli la magistratura milanese avrebbe violato le disposizioni sul segreto di Stato in ordine alle intercettazioni svolte nei confronti dell'intelligence. (sotto, una scansione del "QN" Quotidiano Nazionale del 15.02.2007 - note: è davvero significativo vedere l'imputato sorridere mentre legge gli articoli)
... e, mentre il Presidente Napolitano interviene in Parlamento Europeo
l'eurodeputato Fava presenta un progetto contro i voli CIA
subito tacciato di faziosità da parte degli Eurodeputati PPE, Gawronski in testa
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16.02.2006 - ABU OMAR HA SAPUTO DEI "TEMPI BIBLICI" DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA, E, TRA UNA RISATA E L'ALTRA, DICE DI VOLER TORNARE PER FARSI BEFFE DI TUTTI. ANZI RINCARA LA DOSE, PRIMA CHIEDEVA SOLO DIECI MILIONI DI EURO, ORA HA TRIPLICATO LA RICHIESTA: 10 MILIONI SOLO A BERLUSCONI E ADDIRITTURA 20 MILIONI A CIA E SISMI!!!!
nella foto sopra: Alessia Sorgato http://www.sorgato.it/, l'Avvocato della Central Intelligence Agency e la scansione del Resto del Carlino "QN" di oggi.

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